Cos’è l’acne?
Vorrei inanzittutto sottolineare in fatto che l’acne è una vera e propria patologia.
È una malattia infiammatoria cronica multifattoriale che colpisce l’unità pilosebacea che comprende il follicolo pilifero, il fusto del capello e ghiandola sebacea.
Esordisce comunemente durante il periodo adolescenziale, ma può insorgere e perdurare anche in età matura dopo i 25 anni (acne tardiva).
L’elevata prevalenza di acne è associata a fattori di esposizione, come nutrizione, farmaci, fattori professionali, inquinanti, fattori climatici e fattori legati allo stile di vita, gli ormoni, ma anche la predisposizione genetica. Tutti questi fattori hanno un effetto sulla barriera cutanea e sui microrganismi, provocando una maggiore produzione di sebo, cheratinizzazione alterata, perdita della diversità microbica della pelle e infiammazione.
Eziopatogenesi:
La prima manifestazione clinica dell’acne è rappresentata dal micro-comedone, lesione elementare non visibile ad occhio nudo. Esso è la diretta conseguenza dell’azione combinata dei vari momenti patogenetici:
• maggiore produzione di sebo,
• aumento della proliferazione batterica,
• ridotta desquamazione dei cheratinociti nell’unità pilosebacea.
Il sebo e i cheratinociti insieme formano una sorta di tappo, il quale porta ad ostruzione dei dotti. Progressivamente, il follicolo si riempie di frammenti cellulari, lipidi e batteri, ostruendo così il canale di sbocco da cui fuoriesce il sebo. Questo, non riuscendo ad uscire sulla superficie cutanea, ristagnerà all’interno della ghiandola sebacea e verrà colonizzato dai batteri. I microcomedoni evolveranno così in:
1. lesioni non infiammatorie, punti bianchi e punti neri,
2. lesioni infiammatorie papule, pustole, noduli o cisti.
Classificazione:
In base alla presenza o meno di queste lesioni, l’acne può essere classificata come:
Sono presenti prevalentemente comedoni
Caratterizzata dalla presenza di papule e pustole
Lesioni infiammatorie multiple come, pustole, noduli o cisti
Diversi tipi di acne:
- Acne neonatorum. È presente alla nascita o comunque compare entro il 3° mese di vita. Colpisce principalmente i neonati di sesso maschile ed è prevalentemente un’acne di tipo comedonico. È dovuta al passaggio di ormoni androgeni di origine materna attraverso la via transplacentare. Tende a risolversi spontaneamente.
- Acne giovanile colpisce gli individui tra i 12 e i 18 anni, è generalmente un acne polimorfa ciò vuol dire caratterizzata dai diversi tipo di lesioni. Questa può essere causata da squilibri ormonali, sviluppo, predisposizione genetica.
- Acne tardiva colpisce individui prevalentemente di sesso femminile tra i 20 e 40 anni, le cause possono essere ormonali, lo stress che va ad aumentare la produzione di cortisolo e quindi conseguente aumento di sebo, problemi intestinali che si ripercuotono a livello della pelle.
- Acne cosmetica. Possono comparire lesioni di aspetto sovrapponibile a quelle acneiche anche in seguito all’uso sporadico o continuativo di alcune sostanze cosiddette “comedogeniche”, prodotti troppo aggressivi o anche un’ eccessiva esfoliazione.
- Acne meccanica. È causata dalla ripetuta ostruzione meccanica e da frizione del dotto pilo sebaceo, con conseguente formazione di lesioni. Un esempio può essere l’utilizzo della mascherina.
- Acne occupazionale. È indotta dall’esposizione ad agenti tossici industriali (oli minerali, idrocarburi, alogenati).
- Acne iatrogena. Numerosi farmaci possono provocarla fra questi ricordiamo gli steroidi anabolizzanti, i corticosteroidi, il litio e i derivati dello iodio. Le lesioni si risolvono dopo la sospensione del farmaco.
Terapia medica:
La scelta terapeutica dipende dalla gravità del quadro clinico, classificato secondo le linee guida dell’European Academy of Dermatology and Venerology. Tra le principali sostanze utilizzate nella terapia topica rientrano:
- retinoidi (tretinoina, isotretinoina e adapalene),
- benzoil perossido (utilizzato come antibatterico),
- acido azelaico,
- antibiotici topici (come la clindamicina).
Per quanto riguarda invece la terapia sistemica vengono utilizzati antibiotici orali come le tetracicline (doxiciclina e monociclina) e terapia orale con isotretinoina.
L’importanza dei cosmetici:
È noto che i trattamenti farmacologici rappresentano la scelta terapeutica d’elezione. Tuttavia, l’uso di cosmetici rappresenta un valore aggiunto nella gestione del paziente acneico, aumentandone la compliance e l’aderenza alla terapia. Nei casi di malattia lieve o nei giovanissimi, diventa addirittura la “terapia” di prima scelta che evita il ricorso al farmaco.
Quindi in caso di acne, il cosmetico ha principalmente cinque obiettivi:
- Detergere con cura e in modo idoneo la pelle. La detersione dovrà contrastare l’eccessiva produzione di sebo e svolgere un’attività di controllo sulla carica microbica. Bisogna stare attenti però ad evitare atteggiamenti scorretti! Come per esempio i frequenti lavaggi con detergenti aggressivi, effettuati per rimuovere il sebo dalla cute che determina l’aspetto oleoso tipico della pelle acneica. Questi infatti possono provocare una più rapida e abbondante secrezione sebacea con conseguente peggioramento del quadro clinico, così come un’alterazione del film idrolipidico, cui conseguirebbe un’aumentata sensibilità cutanea alla colonizzazione batterica.
- Riacquistare il buono stato della pelle attraverso il ripristino della barriera cutanea e dell’idratazione, attraverso l’utilizzo di sostanze idratanti e umettanti. Una barriera sana e idratata recepisce meglio gli attivi ed ha meno possibilità di irritarsi.
- Coadiuvare la terapia medica attraverso l’utilizzo di prodotti con attività comedolitica, attività sulla carica microbica e sebonormalizzante.
- Ridurre i possibili effetti collaterali delle terapie farmacologiche attraverso l’utilizzo di attivi ad azione lenitiva e antinfiammatoria.
- Proteggere la pelle dai raggi UV attraverso l’utilizzo di una protezione solare, in quanto questi possono portare a un peggioramento dell’infiammazione.