Iniziamo anzitutto a dire che la cute fa parte dell’apparato tegumentario insieme agli annessi cutanei.
È divisa in tre diversi strati: epidermide, derma e ipoderma.
L’epidermide che è quello che ci interessa dal punto di vista cosmetico. !!!! Spoiler !!!!! I nostri amati cosmetici vanno ad agire solo in questo strato.
I corneociti così formati vanno a disporsi in diversi strati come dei mattoncini, tenuti insieme da delle strutture proteiche, i corneodesmosomi.
Questi sono assemblati in una base lipidica che funge da cemento, composta essenzialmente da ceramidi, acidi grassi liberi e colesterolo.
Rimarranno in questo stato per circa due settimane fino alla desquamazione (il così detto turover cellulare). Nello strato corneo i corneociti hanno una funzione barriera di difesa, mentre i lipidi intercellulari hanno funzione di regolare la perdita d’acqua transepidermica.
Quest’ultima funzione è svolta anche dal NMF (natural mosturizing factor).
• Il derma funge da supporto per l’epidermide ed è sede degli annessi cutanei. È costituito da cellule chiamate fibroblasti, responsabili della produzione degli altri componenti: il collagene, proteina che disponendosi a fasci forma le fibre le quali fungono da sostegno e conferiscono resistenza. Le fibre elastiche di elastina che conferiscono elasticità alla cute. Fibroblasti, fibre collagene ed elastina sono immersi nella sostanza fondamentale costituita da acqua, ioni, proteine, glucosio e mucopolisaccaridi (acido ialuronico e condroitinsolfato). Anche il derma e diviso in più strati: strato reticolare con funzione di sostegno e strato papillare vascolarizzato, innervato e metabolicamente attivo.
• L’ ipoderma è lo strato più profondo che sta tra il derma e il tessuto muscolare. Costituito da cellule adipose, ha funzione di isolamento termico e protettivo.
Passiamo ora alle più importanti funzioni:
1) Funzione protettiva nei confronti di agenti meccanici, atmosferici e chimici. Tutto questo grazie alla grande resistenza dello strato corneo determinata dalla continuità della matrice fibrosa, guaina cornea e corneodesmosomi. Nonostante ciò, lo strato corneo conserva un certa flessibilità, grazie a un adeguato tasso di idratazione. Il quale dipende da due fattori:
– fattore naturale di idratazione NMF (natural moisturizing factor)
– effetto barriera diffusionale degli spazi lipidici intercorneocitari.
2) Funzione barriera di permeabilità, che impedisce il movimento transcutaneo dell’acqua e di altri importanti elettroliti grazie a una relativa idrofobicità. A temperatura fisiologica le ceramidi e gli acidi grassi formano, con il colesterolo e i suoi esteri, stati gelificati impermeabili al flusso di acqua transepidermica. Il passaggio di qualsiasi molecola attraverso la barriera cutanea dipende da diversi di fattori:
– la natura della molecola (dimensioni, coefficiente di ripartizione tra fase acquosa/fase grassa);
– tutto ciò che modifica la fluidità degli strati lipofili ( per es. l’aumento di temperatura aumenta la fluidità);
– il grado di idratazione;
– lo spessore dello strato corneo e la sua velocità di rinnovamento;
– integrità della barriera.
3) Funzione di termoregolazione, filtra la temperatura esterna e varia il flusso del sangue nei vasi cutanei, inoltre sfrutta l’intervento delle ghiandole sudoripare per regolare la temperatura corporea.
4) Funzione secretoria ed escretoria, ne sono coinvolte ghiandole sudoripare e sebacee con produzione del sudore e del sebo. Grazie al sudore la pelle ha anche una funzione disintossicante.
5) Funzione di difesa, lo strato corneo funge da barriera meccanica all’ingresso di eventuali microbi. Il film idro-lipidico presente sulla cute va ad aiutare con il suo ph acido. Di grande importanza la flora batterica residente della pelle la quale non fa proliferare i microbi “cattivi” contribuendo così all’equilibrio fisiologico della cute.
6) Protezione contro i raggi UV, la cute si difende da questi tramite la produzione di melanina, un pigmento con la capacità di assorbimento delle radiazioni, sintetizzato dai melanociti e trasferito ai cheratinociti, che la mantengono nel loro citoplasma. Molto importante anche la presenza dell’acido transurocanico, noto per il suo potere fotoprotettore e l’integrità dello strato corneo.
7) Sensoriale, grazie all’innervazione cutanea si percepiscono stimoli termici, dolorosi e pressori.
Bibliografia:
1.Sibaud V., Redoules D. La barriera epidermica. EMC (Elsevier Masson SAS,Paris), Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei, 50-020-B-10, 2009.
2. d’agostinis G., Mignini E., il manuale del cosmetologo, 2017
3. Asciotti M.T., Osti F., Penazzi E., reparto dermocosmetico guida al cross-selling 2016